Осваиваем диалоги. В гостинице. In albergo

Lezione otto. Ottava lezione. In albergo.

Prima parte.
Finalmente sono lontano dallo studio, dall’esami e dalla vita di città. Come si sta bene qui. C’è un gran silenzio e un bel celo azzurro. Dalla mia camera si sente profumo dei pini. E si vedono le montagne coperte di neve. Al nostro arrivo ieri abbiamo trovato subito l’albergo. Il portiere ci ha ricevuto molto gentilmente. E la cameriera ce ha accompagnato alle nostre camere.  Quella doppia ha il bagno. E quelle singole ha una doccia. Alberto ha preferito quello con il balcone. Ma io ho voluto questa qui perché le finestre danno verso le montagne. E si vedono le stazioni delle Seggiovie  e delle Funivie sullo sfondo.
Seconda parte. Lunedì all’arrivo.
— Buongiorno signore, dica. — Abbiamo prenotato tre camere. Tosi. — Tosi… Sì, una doppia e due singole. — Con bagno. — Abbiamo riservato la vent uno doppia con bagno e la trenta e la trenta otto singole con doccia. — Va bene. — Vuoi lasciare un documento, per favore. — Ecco, qui. — Può mandare i suoi bagagli. — Sì, ecco la cameriera con le chiavi. Signorina, per favore, accompagni i signori. — A che ora è la colazione? — Di solito si fa colazione dalle otto e alle nove e mezzo. Si pranza all’un e si cena alle otto.
Martedì mattina. La prima colazione. 
— Avete già fatto la colazione, tu e Alberto? — Sì, alle otto in punto. — Come siete mattinieri. — Che cosa c’è di buono? Potete ordinare del miele squisito. — Bene. Tè o caffè  Maria Teresa? — Caffè latte, grazie. Hai dormito bene Giovanna? — Sì, ieri sera ho guardato la televisione e ho aspettato la communicazione con Firenze fino alle undici. Poi ho dormito come un ghiro. — Cameriere. Senta, per favore. Due caffè latte, pane tostato, burro e miele. — Paolo, i ragazzi possono andare a fare quattro passi mentre ce aspettano. — D’accordo. — Vi aspettiamo alla stazione dello schi lift la giù. Non vedo l’ora di essere scialici.
Mercoledì. Un ben guaio.
— Senta, per favore. Può aggiungere una coperta sul letto? Di notte c’è molta umidità. Sì, signore. Ha ragione, la metto per stasera. — Sì, sì. Finisca oppure la camera adesso. E scusi, come funzione all’acqua calda dell’andino. — Apra il rubinetto e la lascia per due o tre minuti. — Ho provato ma non ho avuto nessun risultato. Provi Lei. — Vediamo. Oh, il solito guaio. Devo chiamare l’idravlico. — Chiude il rubinetto in tanto. — Ho mamma mia, è rotto. — Metta la bacinella per terra e dica l’idravlico di venire subito a ha combinato un bel pasticcio.
Giovedì. Discussione. 
— Per quante giorni avete noleggiato lisci e o scarponi? — Per due settimane. Ti paga meno. Perché? — Perché io e papà vorremo fare qualche gita a piedi giù le lavale.  — ‘E una buona idea. Ma noi preferiamo sciare. — Ma Alberto ha fatto tutte le dicesse possibile. E tu, l’hai seguito da per tutto? L’ho so mamma, ma non siete contente tu e papà. Vi lasciamo soli. ‘E più romantico, no?
Terza parte. Uno spuntino.
— Desidera signora. — Un cappuccino. — E per il signore. — Un tè al latte.  Niente altro? — Vorremo anche del pane e del marmellata. Metta tutto in conto. — Il numero della camera, per favore. Venti cinque.
La partenza.
— Vorrei il conto per le camere trenta due e trenta tre. — Lo preparo subito.  — Noi partiamo verso le cinque del pomeriggio. Sono libere le camere? Sì. Abbiamo fatto le valige. — Allo il ragazzo gli può portare giù. — Si può avere un taxi per le cinque? — Senz’altro, lo prenotiamo per telefono.

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