Michail Vrubel’

La fine del XIX — inizio del XX  fu un periodo di interazione attiva, paritaria con il processo artistico dell’Europa occidentale, un periodo di ricerche e di formazione di nuove correnti e gruppi. «La prima e più viva manifestazione del simbolismo nell’arte russa», Michail Vrubel’ (1856-1910), fu l’artista che meglio di tutti rappresentò la versione russa dell’arte moderna. Egli era un membro attivo del Gruppo di Abramtsevo e le ricerche della bellezza del carattere nazionale che contraddistinsero la loro attività si incarnarono nei suoi quadri-pannelli, nelle decorazioni e nei costumi per gli spettacoli dell’opera, nelle sculture di maiolica, nelle pitture delle balalaike; si rispecchiarono nella scelta dei soggetti presi dall’epos nazionale, dalla letteratura e dalla musica. Un posto a parte nella sua opera è occupato dalla figura del demone (‘Demone seduto’, 1890; ‘Demone rovesciato’, 1902 e latri). Questo tema nacque non soltanto dalla concezione del mondo dell’artista, dalle ricerche di una spiritualità titanica, dalla poesia di Lermontov, dalla messa in scena dell’opera di A.Rubenshtein ‘Demone’, ma era anche una delle immagini ricorrenti nell’arte simbolista.

Vrubel’ lavorò molto nelle forme della pittura monumentale decorativa. Eseguì alcune serie di pannelli pittorici per le ville moscovite. Per conto della Mostra dell’arte e dell’industria panrussa a Niznij Novgorod creò i due enormi pannelli ‘La princesse lointaine’ (sul soggetto di E.Rostan) e ‘Mikula Seljaninovic’ (sul tema delle byline russe). Entrambi i pannelli, bocciati dalla giuria accademica della mostra, furono acquistati da S.Mamontov. In seguito ‘La princesse lointaine’ fu ceduta aGalleria Tret’jakov e collocata in un’ampia sala creata appositamente; del secondo pannello sono andate perdute le tracce.

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