Полиглот. Французский язык 9 урок

Осваиваем диалоги. За покупками! In giro per i negozi.

 

 

 

 

 

 

 

 

L’audio

In un negozio di abbigliamento
commessa: Buongiorno! Desidera?
Alessandra: Buongirno! Ho visto una camicetta a fiori in vetrina che mi piace molto. È di seta, credo.
commessa: No, è un tessuto misto… vediamo: sì, viscosa e cotone. Di che colore la vuole?
Alessandra: Quella fuori è celeste, vero? C’è anche in bianco?
commessa: Credo di sì; che taglia porta?
Alessandra: La 40.
commessa: Vediamo un po’ … sì, eccola.
Alessandra: La posso provare?
commessa: Certo, il camerino e là, in fondo a sinistra … Uhmm, Le sta molto bene!
Alessandra: Sì, è vero, mi piace proprio! Quanto costa?
commessa: Costa 69 euro e 90 centesimi, ma c’è uno sconto del 20%. Quindi, …55 euro e 92 .
Alessandra: Perfetto! La prendo. Eccoa Lei!

In un negozio di calzature
Giovanna: Buongiorno! Vorrei vedere quelle scarpe di pelle in vetrina.
commessa: Quelle con tacco alto?
Giovanna: Sì, quelle. Ci sono anche in marrone o solo in nero?
commessa: Tutte e due. Questo modello va molto di moda quest’anno.
Giovanna: Lo so! Lo vedo su tutte le riviste. Posso provare quelle marroni?
commessa: Certo. Che numero porta?
Giovanna: Il 39.
commessa: Un attimo che le cerco… Eccole! Prego. … Vanno bene?
Givanna: … Sì mi piacciono… sono molto morbide. Quanto vengono?
commessa: …98 euro, signora.
Giovanna: Mmm, credevo di meno. Non c’è lo sconto?
commessa: Mi dispiace, abbiamo i prezzi fissi, i saldi sono finiti.
Giovanna: Mmm… non importa, voglio comprarle lo stesso! Accettate carte di credito, perchè non ho abbastanza contante.
commessa: Certo, come no?
Giovanna: Benissimo!

«Любовь: Инструкция по применению» (Manuale d’amore 3) (2011)

Метрополитен музей

Метрополитен музей в 1870 году группой нью-йоркских общественных деятелей и художников. Его основу составили частные коллекции подаренные музею. Он был открыт в 1872 году в большом здании школы танца. В 1894 – 1902 годах в центральном парке Нью-Йорка архитектор Хайд возвел главный корпус Метрополитен музея. В 1905 – 1926 годах архитектурная фирма “McKim, Mead & White” к главному корпусу музея пристроила боковые крылья. В дальнейшем здание Метрополитен музея достраивалось и перестраивалось.

Его неоклассический фасад скрывает за собой несколько разновременных построек, соединенных переходами и лестницами. В 1938 году в парке Форт Трайон был открыт филиал метрополитен музея – музей Средневекового искусства. Метрополитен музей существует в основном на частные средства, которыми распоряжается совет попечителей, влияющий на всю деятельность музея.

 В Метрополитен музее хранятся примерно 3 миллиона произведений. В его составе отделы американской живописи и скульптуры, античного искусства и искусства древнего мира, исламского искусства, западно-европейская живопись. Кроме этого в музее представлены гравюры и литографии, прикладное искусство, музыкальные инструменты, оружие.

Осваиваем диалоги. Una telefonata.

Bello, vero? 🙂

L’audio

Lezione tre. Terza lezione. 
Una telefonata. Prima parte.  Buonasera. Sono la moglie di Paolo Tosi Maria Teresa. In questo momento sono a Milano in Piazza della Republica. Mi piace questa piazza, quando non c’è traffico. Ma adesso è loro di punta. Sono le sette. E per di più c’è lo sciopero dei tram. Vado a telefonare a Giovanna a Torino. Alle sette aspette alla mia telefonata. Ecco una cabina telefonica. O, non ho i gettoni. Devo proprio a telefonare dal bar allora.

Seconda parte. In un bar. Un analcolico, per favore. Prima, deve fare uno scontrino nella cassa per favore, signora. Un alalcolico, per favore. C’è un telefano? Si accomodi, a destra in fondo.  E possibile telefonare a Torino? Certamente, signora. Ha i gettoni? No, sei bastano, vero? Bastano per una telefonata breve.  Allora, sei, per favore. Numero sbagliato. Dunque, inserire i gettoni fare il numero. ‘E libero. Pronto, pronto? Pronto. Chi parla?   C’è Giovanna, per favore. Sono la mamma. Qui non c’è nessuna Giovanna. Scusi. Non è sessanta cinque quaranta otto novanta di Torino? No, questo è Torino sessanta cinque quaranta sette novanta. Scusi tanto.  Beh, riproviamo. Bisogna premere il bottone per recuperare i gettoni. Questa volta è occupato.
Interurbana. Ottima cena, Emilia.   Cucini sempre così? No, solo quando ho tempo.  Posso fare il caffè? No, no. Tu vai a telefonare a Giovanna. E io penso al caffè.  Sono proprio stufa di provare.  Paolo, puoi telefonare tu? Con la tele selezione è impossibile sta sera. Chiamiamo il centralino. Pronto, centralino? Si, dica pure. Per favore, Torino sessanta cinque quaranta otto novanta.  Lei, che numero è? Milano quattro cento settanta cinque ottanta tre trentuno. Va bene, signore. Richiamo. Giovanna al telefono. Pronto. Ciao, papà! Come mai così tardi? Le linee con Torino sono occupate. E allora, esame? Benissimo! E voi, come state? Tutti bene! Ottimo viaggio. Ecco qui la mamma. Ciao, Giovanna, come va? Ciao mamma, benissimo. Sono proprio soddisfatte del esame. Brava! Devi tornare all’universita domani? No, sono a casa tutto il giorno. Quando arrivate? Verso  le cinque.
Terza parte. Una telefonata urgente. Pronto. Posso parlare con la signora Corelli. La signora è riunione. Chi parla, per favore?  Sono la figlia. Può aspettare un momento, signorina? No, sono in tele selezione e ho solo sei gettoni. Può richiamare più tardi? Veramente e urgente. Allora, può provare fra dieci minuti.
Communicazione difficile.  Pronto, Luciano. Pronto. Si, sono Luciano. Chi parla? Sono Mariella. Come? Può parlare più forte? Sono Mariella. O, ciao! La linea è disturbata. Deve essere il mio telefono, non funzione tanto bene. Può richiamare tu? Va bene. Richiamo subito.

Моя славная клумба

Пару месяцев назад посадила розы. Никогда таких цветов не выращивала, потому что в условиях российского климата средней полосы, это занятие очень трудное и не всегда приносит ожидаемые результаты. А здесь, в магазине увидела замечательное предложение, купила 6 черенков (палочки погруженные в опилки с землёй, обмотанные полиэтиленом). С мужем аккуратно посадили вдоль стеклянной стены, через пару месяцев завязались бутоны, и уже видно, какого цвета будут цветки, правда не все. Ожидаемая желтая роза дала оранжевый цветок, белая — белый со слегка розоватыми краями. Инкогнито остались четыре кустика и ещё один новобранец, который пока сидит в горшке за неимением места для посадки. Но, по-моему, тоже не плохо себя чувствует.

  

 

 

Полиглот. Французский язык 8 урок

Осваиваем диалоги. В аэропорту Милана. All’aeroporto di Milano.

 Аудио

Lezione due. Seconda lezione. All’aeroporto di Milano.

Prima parte. Sono la sorella di Paolo. Mi chiamo Emilia. Aspetto  mio fratello e mia cognata in arrivo da Amsterdam. Purtroppo Giovanna non è qui. È a Torino per un esame. Io insegno ginnastica qui a Milano. Ma oggi non ho lezioni. Così aspetto senza fredda. Nessuna enunciò di ritardo. È noioso aspettare al terminal. Qui all’aeroporo invece è divertente. Ecco l’anuncio è in arrivo a volo AZ 383 da Amsterdam. Che ora è? Sono le quattro e imperfetto orario. Siamo a Milano per le cinque mezza se Paolo e Maria Teresa passano la dogana in fretta.

Seconda parte. Al controllo passaporti. Passaporto per favore. Maria Teresa, hai tuoi passaporti? No, qui il solo mio passaporto. Ecco. Un momento, scusi, non trovo il mio passaporto. Prego. A! È in questa cartella.  Lei lavora in Olanda? Si, a Laia. È in Italia per affari? No, in vacanza. Per quanto tempo? Per due o tre mesi. Alla dogana. Da questa parte Paolo c’è meno coda. Si, ma c’è un doganiere molto pignolo. Che importa, non abbiamo niente da dichiarare. Si, è vero. Ha qualcosa da dichiarare? No, niente. Cosa c’è in questa valigia? Solo vestiti. No, abbiamo anche regali per la famiglia. Va bene. E Lei signore, che cosa hai in questa cartella? La mia macchina fotografica. Altro? Niente.
L’incontro con Emilia. Emilia, ciao! Come stai? Ciao. Benissimo. E voi? Come state? Bene, grazie. E Giovanna dov’è? Oggi è a Torino per un esame. Che peccato. Proprio oggi. E tu, come mai non  hai scuola. È il mio giorno libero. Per fortuna. Hai notizie di mia madre e Alberto? Stanno benone. Aspettate altro bagaglio? No, tutto qui. La mia macchina è al parcheggio. È un po lontano. I bagagli  sono pesanti. Se aspettate all’uscita io porto la macchina proprio davanti. Il porto bagagli. Come pesano queste valigie. Non c’è un cartello. No, ma ecco un porta bagagli. Scusi, per favore, le valigie e la cartella. Ed anche la mia borsa rossa. Si, signori. Dove? Al parcheggio. Ma Paolo, Emilia porta la macchina all’uscita. A, si. Ecco, qui vicino alla porta va bene. Qui c’è la coda per i tessi le macchine di solito arrivano qui a sinistra. Grazie. Quanto fa? Va bene così? Grazie, segnare.

Terza parte. Al controllo polizia. Le borse, per favore. Queste qui? Si. Controliamo tutto il bagaglio a mano. Ma non è niente da dichiarare. Non è per la dogana signorina. Allora che cos’è? È il controllo polizia per tutti i voli internazionali. Enrico e Luisa. Ciao Enrico. Ciao, Luisa, Come stai? Benissimo, grazie. E tu? Non c’è male. Aspetti Giorgio? Si. Che ora è? Sono le nove e quaranta. Arriva fra poco. E tu aspetti qualcuno? Si,  la mia ragazza.

Маленькие таланты

Работы моей ученицы девочки Саши. Большая труженица.

 

Armenian and Italian music

Вчера мы с мужем побывали на замечательном концерте армянской и итальянской музыки. Играл большой симфонический оркестр. Исполняли произведения таких авторов как Арно Бабаджанян (в том числе любимый мной горячо любимый «Ноктюрн»),  Тигран Чухаджан (ария из оперы «Аршак»), Армен Тигранян (ария из оперы «Ануш»), Гaэтано Дoницетти (арии из опер «Дон Паскуале» и «Лучиа  ди Ламмермур»),  также Джузеппе Верди (арии из опер «Травиата» и «Сила судьбы»). Музыкальное сопровождение было великолепным, как и голоса солирующих артистов. Выступали Соня Гаргалоян (сопрано) и Алекс Москофян (баритон). И конечно же ослепительный дирижер Вардан Хакобян. Муж сделал несколько снимков и видео, а я делала наброски.

   

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