Compere a Venezia. Покупки в Венеции. Осваиваем диалоги.

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Compere a Venezia.
Prima parte.
— Come è bella a Venezia. Non ci sono mai stato prima.  Oggi  pomeriggio ho fatto un giro in gondola sul Canale Grande. Ho visto dei palazzi magnifici e gli ho fotografati.  Ora sono venuto in piazza San Marco.  Sono le cinque e ho un appuntamento tra un’ora con altri.  Loro conoscono già a Venezia. Papà e mamma l’hanno visitata dieci anno fa. E Giovanna ci viene qualche volta a trovare una amica. Perciò loro hanno deciso di andare a far compere tutto il pomeriggio. A proposito ho bisogno di una pianta della città. Ne ho una ma l’ho dimenticata a Roma sulla scrivania. E la mamma ha detto che ho bisogno di pantaloni e camice. Beh!  Faccio un po’ di compere anche io.
Seconda parte. Alberto fa il turista.
— Buongiorno, vorrei una cartina di Venezia. — Con la guida della città inclusa? — No, solo la cartina. Ma un po dettagliata. — Ne abbiamo solo un tipo così. Grande a due colori. Ne ho visto altre più piccole in giro. — Ma non sono molto chiare. — Allora, prendo questa. Vorrei anche una pellicola a colori. — Stampe o diapositive? — Diapositive. Trenta sei pose.
In un negozio dell’abigliamento.
— Vorrei un paio di pantaloni e qualche camicia. — Che misura porta? — Quaranta sei di pantaloni credo e trenta otto di camicia. — Guardi questo tipo di pantaloni. Ce i molti colori. — Posso provare un quaranta sei blu? — Sì, certo. Ne provi anche un paio più piccolo. Lei è più tosto magro. — Va bene. — Io in tanto tiro fuori le camice. — Manica lunga? — No. L’ho sempre presa con manica corta per l’estate.
Per il compleanno della mamma. 
— Ciao papà, dove sono le donne? Le ho lasciate a fare le loro spese. Hanno detto, «Veniamo subito».  Allora, vuoi dire tra mezz’ora. Noi tanto possiamo cercare la borsa per il compleanno della mamma. — Sì, ne ho vista in un negozio lì all’angolo. — Hai chiesto quanto costa? — No. Entriamo. — Buongiorno, signori. — Vorremo sapere il prezzo di una borsa. —  Quale? — Quella a marrone in vetrina. Costa cento mila lire. — ‘E troppo. — A qualcosa di meno caro? —  Se vengono da questa parte possono vedere quelle di vitello. Costano dalle quaranta mila e in su. — Va già meglio. Che ne dici, Alberto? — Benissimo, facciamo così. Tu prendi la borsa e io il portafoglio di pelle dello stesso colore. — Buona idea.
L’appuntamento.
— E poi dite che io ho la testa nelle nuvole. Siete in ritardo di tre quarti d’ora. — Abbiamo pensato ai regali per tutta la famiglia di Marino. — Beh, diciamo la verità. Per Marino sua sorella è sua madre. — Due ore per così poco? — Ma Paolo,  primo abbiamo guardato in due o tre negozi, poi abbiamo scelto. E voi da dove venite con tutti questi pacchi. — Alberto, hai preso le camice? — Sì, ne ho prese tre e anche un paio di pantalone.  — E nell’altro sacchetto che cosa c’è? — Niente di speciale. Ci sono una pellicola e cose varie.
Terza parte. Sul vaporetto.
— Viene spesso a Venezia Lei? — No, è la prima volta. — Che ne pensa? — Mi piace molto.  L’ha visitata tutta? — No, sono stata solo in piazza San Marco. — E i palazzi sul Canale Grande? — Non li ho ancora visti, ci vado adesso.
Usciamo.
— Hai chiesto alla zia se viene? — Sì, ma ha detto che troppo stanca. — Allora, che cosa facciamo? — Usciamo lo stesso. Facciamo un breve giro nei negozi  e torniamo presto. — D’accordo, hai preso i soldi? Oh, no, gli ho lasciati in camera. — Vado a vedere. Hai le chiavi? Oh, no le ho dati alla zia.

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