И снова диалоги. Ritorniamo ai dialoghi

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Lezione tredici. Tredicesima lezione.

Prima parte

Andando al museo.

Questa è una delle gallerie d’arte piu ricche del mondo. Siamo agli Uffizi e possiamo vedere i quadri di Giotto, Boticelli, Leonardo, Michelangelo, Rafaello e altri famosi artisti del Rinascimento. Io guarderei questi capolavori per ore ed ore e penso che sarei capace di parlarne ai visitatori del museo. Mi piacerebbe tanto fare la guida ma ci vorebbero studi speciali e io sono troppo vecchio ormai cosi faccio il custode. Oggi è martedi. La galleria è operta. Di solito chiude al lunedì, a Natale, a Capodanno, a Pasqua, il 1 Maggio e il 15 Agosto-

Seconda parte

Indecisione.

— Esci stamattina Alberto?

— Sì, esco fra poco. Perche?

— Anche Giovanna ha detto che esce. Uscite insieme?

— No. Lei e la mamma vanno a Ponte Vecchio verso mezzogiorno. Vogliono vedere le orefecerie.

— Perche non vai con loro?

— Preferirei andare agli Uffizi o a Santa Croce, o al Duomo. Secondo te, da dove meglio cominciare?

— Sarebbe meglio cominciare dagli Uffizi perché forse non basterà una visita sola.

— Veramente avrai voglia di vedere il Cattedrale il Battistero e il Campanile di Giotto con questo bel sole.

— Ma potreste vederli domani tu e tuo padre mentre andate a trovare il vostro amico Sergio.

— Buona idea!

Come si arriva al museo.

— Allora, oggi vado agli Uffizi. Vieni con me?

— Ci verrei volentieri maho troppom lavoro. Se tuo padre è libero, perché non vai con lui?

— No, ha mal di testa e vorrebbe dormire. Vado da solo. Potresti dirmi come ci arrivo?

— Quando esci atraversi la strada e prendi l’autobus qui davanti il numero dodici ma non prendere quello sbarrato.

— Dove devo scendere?

— Scendi alla seconda fermata di via Verdi.

— Bene. E poi?

— Non attraversare la strada gira subito a destra e prosegui dritto alla terza traversa gira sinistra e continua per cento metri circa. Il palazzo degli Uffizi è nel ultimo isolato prima del lungarno.

— Grazie Marino. Penso che avro finto per l’una. Ti aspetto sotto il tuo ufficio.

— A quel’ora sarà già uscito. Vieni alla mezza se puoi.

Sul’autobus sbagliato.

— Scusi, quest’autobus porta in via Verdi?

— Certo certo salga in fretta.

— Grazie ma come pieno.

— Avanti avanti signori, c’è posto.

— Scusi, potrebbe dirmi quando arriviamo alla seconda fermata di via Verdi.

— Ma devi andare nella direzione opposta.

— Quella signora ha detto che…

— Non stia li mezzo adesso va davanti e scenda alla prima fermata.

Alberto chiede di nuovo indicazioni.

— Via Verdi e poi? Sarà meglio chiedere di nuovo.

— Scusi, per andare agli Uffizi.

— Giri a destra qui al angoloe prenda Borgo dei grecialla terza traversa giri a sinistra e prosegua pe cento metri.

— Grazie, è molto gentile. Ch’è chaus oggi. Prima salgo sul autobus sbagliato poi dimentico la strada.

— Scusi signore, sa dirmi dove sono gli Uffizi.

— Credo proprio di sì. Ci sto andando. Vuol venire con me.

— Ma come gentile. Mi basta sapere.

— Prego, prego. Per me è più facile accompagniarla. Va bene per Lei?

— Bheee, sì va bene, grazie.

— E se d’accordo sgnorina, potremmo visitare la galeria insieme.

Terza parte

Qualcosa di diverso.

— Non so cosa fare oggi. I miei genitori escono per conto loro.

— Vieni con noi e porta anche il tuo cugino.

— Se per voi non è una complicazione…

— Nooo, certo. C’è posto per tutti in macchina.

— Quale il vostro programma?

— Avremmo intenzione di visitare due paesi qui vicino.

— Che bello. Sono proprio stuffa di vedere i musei.

— E piu tardi vorremmo andare al teatro al aperto.

Il vigile.

— Avrei bisognio di un’informazione.

— Dica pure.

— E questa la strada che porta a piazzale Michelangelo?

— No. Torni indietro al incroccio e prenda la strada alla sua destra.

— E poi?

— Sempre dritto. Segua indicazioni stradali.

— Posso girare la macchina qui?

— Sì, ma faccia attenzione al semaforo.

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